Teoria del Sole e della Luna

L'allegoria del Sole e della Luna fu una concezione politica medievale ideata da papa Innocenzo III, seppur già evocata da Gregorio VII,[1] la quale vedeva il papa come la principale autorità terrena e come la fonte del potere di tutti i regnanti.[2]

Cristo Re tra Sole e Luna (dettaglio dal Volto Santo al Museo diocesano di Lanciano)

Secondo quest'analogia, il pontefice e l'imperatore del Sacro Romano Impero, i due poteri universali sulla Terra, di natura sacerdotale e regale, andavano assimilati ai due luminari nel cielo, rispettivamente Sole e Luna,[2] secondo l'immagine biblica della Genesi.[3] Come, infatti, il Sole emette luce propria, mentre la Luna riflette la sua luce, così il papa, essendo vicario di Cristo, brillerebbe di luce propria illuminando l'imperatore.

Questa concezione teocratica era dovuta al fatto che nel Medioevo (ma anche per tutta l'età moderna) si considerava l'autorità dei sovrani terreni come derivante direttamente da Dio e non come espressione di una volontà popolare.

  1. ^ Cantarella, 2005, p. 11.
  2. ^ a b Diego Quaglioni, Duo Luminaria, in Enciclopedia federiciana, Treccani, 2005.
  3. ^ Genesi 1:16, su laparola.net.

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